Ciao a tutti,
oggi condivido con voi un post diverso dal solito, ma per me necessario. Non voglio che questo momento passi senza che io ne prenda atto, almeno qui, in questo spazio che di solito è leggero ma che, inevitabilmente, risente di ciò che accade fuori.
Non mi considero una persona esperta di politica, non ho le competenze per spiegarvi dinamiche complesse. Ma una cosa la so, e credo la sappiamo tutti: quello che stiamo vedendo accadere davanti ai nostri occhi non è diverso da ciò che i nostri nonni hanno visto. E anche oggi, come allora, è un genocidio.
Gli orrori che speravamo di aver lasciato indietro, quelli da cui ci siamo illusi di essere immuni dopo 80 anni, si stanno ripetendo. Siamo spettatori impotenti di un massacro trasmesso in diretta: bambini morti, famiglie distrutte, un popolo intero che lotta per sopravvivere. E spesso lo vediamo scorrendo distrattamente sui social, come se fosse “normale”.
Mi sento impotente, una goccia nel mare. Supporto come posso, ma so che è poco, soprattutto quando chi ci governa sembra sordo alle richieste della gente. Allo stesso tempo, però, mi rincuora vedere che, almeno come popolo, non ci stiamo voltando dall’altra parte: ci stiamo facendo sentire, anche se i nostri governanti preferiscono piegarsi al potere che conviene di più.
A proposito di questo, vorrei far presente che, anche se mi fa piacere vedere che ci stiamo mobilitando così fortemente per questa causa, vorrei vederci così appassionati anche quando si tratta di noi e delle nostre situazioni interne, per dire, tutta la gente che era in sciopero il 3 ottobre, dov'era invece di andare a votare l'8-9 giugno? Vorrei che non si perdesse questo slancio e cominciassimo a manifestare anche e soprattutto per risolvere i problemi alla radice.
Spero con tutto il cuore che si arrivi presto alla fine di questo conflitto, che possano entrare aiuti umanitari, che si possa restituire dignità e vita a chi da troppo tempo vive nel terrore.
Mi fa schifo vedere come la nostra politica si schieri con chi porta avanti queste scelte disumane.
Questo post è il mio modo per dire chiaramente che considero tutto ciò orribile e inaccettabile. Continuo a leggere le notizie con rammarico e impotenza, e non riesco a vivere la mia quotidianità senza pensare che, poco lontano da noi, ci siano persone che lottano semplicemente per il diritto di esistere.
E non c’è solo la Palestina. Oggi i riflettori sono puntati lì, ma non dovremmo dimenticare altri conflitti ancora in corso, spesso ignorati o messi in secondo piano:
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Guerra in Ucraina (Russia vs Ucraina)
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Conflitto in Sudan (esercito vs milizie RSF)
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Scontri Iran – Israele (anche tramite gruppi alleati e attacchi indiretti)
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Guerra nella Repubblica Democratica del Congo (governo vs ribelli M23)
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Crisi di confine Cambogia – Thailandia
 
Vorrei ricordare anche che i problemi che hanno i Palestinesi non derivano solo da Israele ma anche da Hamas, che è un'organizzazione terroristica che tiene in pugno la politica del paese. Purtroppo la questione è molto più complicata di quello che ci viene fatto vedere online.
Questo spazio è nato per la leggerezza, per condividere momenti spensierati, e da domani continuerà a esserlo per la mia salute mentale. Ma non posso far finta di niente. Ecco perché ho deciso di scrivere questi pensieri confusi: perché rimanere in silenzio mi sembrava peggio.
La verità è che il futuro mi spaventa. Non vedo molta speranza. Le politiche internazionali stanno prendendo una piega inquietante, e la nostra politica in particolare mi delude profondamente. Non riesco a vedere una luce in fondo al tunnel specialmente per la mia generazione.
Da ora in avanti tornerò a usare questo spazio come sempre, perché non ho la competenza né la forza di commentare oltre. Ma ci tenevo a lasciare scritto, almeno una volta, da che parte sto e come la penso.
“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.”
— Primo Levi, Se questo è un uomo
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| fonte: pinterest | 

Commento abbastanza inutile ma necessario, perché qui come in altre situazioni rimanere senza dire nulla è un po' essere complici: condivido ogni parola!
RispondiEliminaIo per la mia sanità mentale ho fatto una scelta di piattaforme, ho scelto di parlare dell'argomento solo su alcune, per riservarmi qualche spazio online dove essere ancora un po' spensierata, ma poi allo stesso tempo mi sento comunque a disagio a stare da qualche parte in cui non si parla della cosa. Quindi, grazie mille per averlo fatto qui!
Grazie a te! E' una situazione difficile e personalmente mi pesava molto il fatto di non essermi espressa in modo più pubblico quindi ho sentito proprio il bisogno di farlo però capisco proprio la sensazione di doversi ritagliare degli spazi "tranquilli" anche solo online considerando quello che sta succedendo offline...
EliminaCara Nicole, non posso che essere d'accordo con te, c'è poco da aggiungere a quello che hai detto tu. Io cerco di tenere il mio blog lontano da questi avvenimenti ma , dentro di me, ne sono molto turbata e anche preoccupata per il futuro. Pensavo che le guerre fossero un lontano ricordo del passato ma mi sbagliavo !! L'uomo non ha imparato niente dai suoi sbagli, non impara mai !! Spero che si riesca a trovare un accordo per Gaza, almeno quello !! Ciao cara.
RispondiEliminaPurtroppo credo sia una situazione comune ai più quella di provare sconforto generale e preoccupazione... è proprio vero, non facciamo altro che ripetere gli stessi errori :(
EliminaAdesso che l'accordo è stato trovato, spero che sia apra un futuro di pace per quei popoli. Rimane il rimpianto per chi non ce l'ha fatta !! Ciao
RispondiEliminaPurtroppo mi pare di vedere che la "pace" sia solo apparente... speriamo bene 😔 Grazie per essere passata di nuovo!
EliminaAssolutamente necessario non rimanere in silenzio quando la vita viene calpestata. Dovremmo tutti alzare la nostra voce contro ogni guerra.
RispondiEliminaGrazie per questo post.